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    Valutazione dei fenomeni erosivi

    Nell’ambito del Tavolo Nazionale Erosione Costiera (TNEC), quale azione preliminare ai lavori di definizione e redazione di Linee guida nazionali, si è svolta un’attività di ricognizione sullo stato della conoscenza e sulle attività di monitoraggio dei processi erosivi in area costiera, sulle tecniche e sui piani di azione messi in campo dalle Regioni per contenere la progressiva riduzione dell’ampiezza dei litorali (minor resilienza) e i danni prodotti dalle mareggiate estreme.

    Il Gruppo di Lavoro, coordinato dalla Regione Toscana in collaborazione con ISPRA, e costituito dai rappresentanti delle Regioni, delle Autorità di Bacino e GNRAC ha svolto la propria attività nel periodo Aprile 2015 – Dicembre 2016 attraverso una serie di incontri, scambi di dati e partecipazione ad eventi di divulgazione dei risultati ottenuti durante la fase di lavoro.

    Lo scopo iniziale della ricognizione è stato quello di raccogliere e condividere informazioni sulle attività svolte dalle Regioni nell’ambito dello studio della dinamica costiera e per la salvaguardia e difesa delle coste, a partire dalla delega dello Stato delle competenze in materia con la L 59/97, il D.Lgs. 112/98 e il D.Lgs. 96/99 e successivi; confrontare i diversi approcci metodologici adottati per prevenire o arginare il dissesto per erosione alla luce dell’avanzato livello di conoscenza acquisito negli ultimi decenni dalle Regioni sui processi evolutivi delle aree costiere.

    L’obiettivo del Gruppo di Lavoro è stato quello di predisporre un quadro di sintesi, su base regionale, che fosse di riferimento per la definizione delle Linee guida nazionali condivise e adeguate alle varie realtà territoriali, che potesse altresì essere di supporto all’eventuale definizione di criteri di perimetrazione delle aree in erosione e del livello di criticità, tale da consentire anche un’analisi comparativa dei fabbisogni finanziari, sulla base di una valutazione oggettiva dello stato attuale e della sua futura evoluzione, nonché delle soluzioni strutturali e non strutturali più efficaci da adottare per la protezione e per il riequilibrio della fascia costiera.

    Per la ricognizione è stata trasmessa ai referenti regionali una scheda di censimento con richiesta di informazioni relativamente a dati già disponibili, acquisiti direttamente o indirettamente dalle Regioni, sui processi erosivi in corso nelle aree costiere di competenza, sulle tecniche di monitoraggio adottate e sui modelli di valutazione delle dinamiche costiere, sugli interventi di protezione e sugli strumenti di tutela adottati dall’Amministrazione regionale.

    Le schede sono state corredate anche di sezioni dedicate al censimento degli strumenti di gestione e tutela della fascia costiera già adottati dalle Amministrazioni regionali (Piani di gestione, normativa, linee guida) e all’organizzazione e pubblicazione dei dati, al fine di valutare la possibile realizzazione di un sistema di accesso pubblico per la consultazione dei dati regionali.

    Le schede di censimento dati restituite dalle Regioni e Autorità di Bacino sono riportate nell’Annesso all’Allegato 1.

    La ricognizione ha consentito di mettere in evidenza la lunga esperienza acquisita negli ultimi decenni sulla tutela e gestione delle aree costiere da parte di tutte le Regioni, pur manifestandosi alcune differenze nella completezza dei dati disponibili, nei metodi di valutazione del processo erosivo e nello sviluppo di piani d’intervento regionali.

    L’analisi dei dati raccolti mostra quadri regionali estremamente diversificati, non solo nelle caratteristiche morfologiche e dinamiche dei rispettivi tratti costieri, con Regioni orlate esclusivamente da litorali sabbiosi ed altre con prevalenti coste rocciose, ma anche nell’estensione ed intensità dei fenomeni erosivi, per giungere alle differenti strategie di difesa adottate in passato e nei tempi più recenti, ove il rapporto fra difese rigide e morbide cambia sia nello spazio che nel tempo.

    Il confronto fra quanto raggiunto con i diversi metodi di monitoraggio, con le diverse filosofie d’impostazione di piani d’intervento e con le diverse realizzazioni ha consentito di impostare le Linee guida nazionali facendo tesoro delle diverse esperienze e sulla base dei denominatori comuni che hanno consentito di valorizzare al massimo le singole esperienze senza perdere di vista l’obiettivo di giungere a metodi d’indagine, d’intervento e di gestione il più omogenei possibile.

    Per quanto riguarda il monitoraggio dell’erosione dei litorali e la valutazione dell’efficacia degli interventi realizzati, l’adozione delle Linee guida nazionali, pertanto, non determinerà la perdita delle informazioni fino ad oggi raccolte, bensì una loro omogeneizzazione sulla base della quale poter proseguire le attività in futuro nell’ambito di un quadro nazionale funzionale sia per la valutazione e la comparazione dei fenomeni sia per un confronto oggettivo dei risultati raggiunti.

    Tutto ciò consentendo la massima autonomia nelle attività delle varie Regioni, dato che quelli indicati sono dei requisiti minimi che il confronto avuto nel Gruppo di coordinamento del TNEC ha mostrato essere ampiamente condivisi e sui quali le varie Regioni si stanno già muovendo.

    TABELLE – Sintesi dei dati regionali sulle coste (AGGIORNATO)