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    Presentazione

    Lo stato delle coste italiane è in forte evoluzione e i dati indicano che vi sono porzioni rilevanti di esse in fase di arretramento rispetto al passato a causa di fenomeni di erosione, cioè di una alterazione del ciclo dei sedimenti marini determinata da cause naturali e antropiche.

    In passato, molte Regioni italiane che si affacciano sul mare hanno avviato e condotto diversi studi su tali fenomeni e hanno realizzato numerosi interventi lungo le coste finalizzati alla loro difesa. Anche a livello mediterraneo, molti enti territoriali si sono impegnati nella formulazione di progetti per individuare, caratterizzare e promuovere l’uso sostenibile dei sedimenti marini, risorsa strategica per far fronte al fenomeno erosivo e agli effetti dei cambiamenti climatici sulle coste.

    Nell’aprile 2015, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), per tentare di dare risposta a esigenze ormai note da tempo a livello nazionale, per incrementare il livello di coordinamento tra istituzioni, per instaurare sinergie sui temi del mare, e rendere più incisive le iniziative nazionali in chiave di sostenibilità, ha avviato un processo per giungere alla elaborazione di proposte di indirizzi generali e di criteri per la pianificazione della difesa della costa e per la programmazione degli interventi da realizzare su di essa.

    Per tali motivi, attraverso uno specifico Protocollo d'Intesa, sottoscritto il giorno 6 aprile 2016, si è costituito il Tavolo Nazionale sull'Erosione costiera (TNEC) con lo scopo di formulare una proposta di Linee Guida per la difesa della costa dai fenomeni di erosione e dagli effetti dei cambiamenti climatici.

    L’iniziativa del TNEC ha rappresentato un concreto e inedito sforzo a livello nazionale nella raccolta dei dati e delle informazioni connesse con il fenomeno dell’erosione costiera. La messa a sistema, l’elaborazione e l’analisi critica di tali conoscenze ha delineato il contesto adeguato per la elaborazione di indirizzi e linee guida generali per la valutazione e la gestione del fenomeno erosivo delle coste italiane.

    Inoltre, può considerarsi a pieno titolo un risultato raggiunto anche la creazione di una rete di soggettiafferenti sia al mondo dell’amministrazione pubblica sia al mondo della ricerca che potranno essere, in futuro, un punto di riferimento di supporto per la elaborazione e la gestione di politiche e di progetti sui temi della difesa della costa.

    Nel novembre 2016 è stata rilasciata la prima proposta di Linee Guida che tiene conto del quadro normativo esistente e di tutte le attività e iniziative regionali, nazionali e internazionali, in corso o che hanno prodotto risultati rilevanti in materia di difesa delle coste nonché pone particolare attenzione alle azioni di gestione degli effetti dell’erosione costiera che riguardano prevalentemente interventi di controllo della linea di costa, di protezione e di adattamento in stretta correlazione con il contesto fisiografico e con il loro grado di efficacia e durabilità. In tali Linee Guida vi sono anche specifici approfondimenti dedicati alla valutazione degli effetti indotti sull’ambiente dalla realizzazione di opere di difesa in presenza di habitat e/o specie protette a livello nazionale e internazionale.

    Nel corso del 2017, il confronto sui temi di interesse è stato esteso anche al mondo accademico dell’ingegneria costiera, allo scopo di migliorare i contenuti tecnici del documento Linee Guida in particolar modo sul quadro delle esperienze di riferimento, sulla progettazione degli interventi di difesa delle coste, sulle valutazioni nella movimentazione dei sedimenti e sul monitoraggio meteo-marino. Nel periodo febbraio-settembre del 2018, è stata quindi elaborata la versione aggiornata delle Linee Guida che viene qui presentata.